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COLLETTORI, PANNELLI E ISOLANTI: I COMPONENTI DELL’IMPIANTO RADIANTE

Guida alla scelta

Gli impianti radianti a pavimento, soffitto e parete sono una delle soluzioni più valide per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici a uso residenziale e non residenziale, inclusi i grandi spazi industriali. L'utilizzo degli impianti radianti garantisce prestazioni elevate in riscaldamento e raffrescamento a fronte di un ridotto consumo energetico, una temperatura uniforme, senza sbalzi termici né movimenti di aria, un clima salubre e piacevole tutto l'anno. Tecnicamente questi sistemi sono formati da numerosi componenti: lastra isolante, collettore, tubazione e regolazione sono i principali.


ISOLANTI

La lastra isolante per gli impianti radianti deve soddisfare le normative specifiche del settore (UNI EN 1264, UNI EN ISO 11855), per esempio deve essere caratterizzata da una determinata resistenza termica in base alla condizione considerata e deve presentare una protezione superiore nel caso di pavimento.

Tuttavia la lastra isolante, al fine della certificazione CE, deve anche soddisfare la norma armonizzata che la riguarda.
Il marchio CE prevede che vengano realizzate delle prove iniziali da un laboratorio notificato e che vengano effettuati i controlli di produzione in fabbrica durante la produzione dei pannelli.

Di seguito le principali norme interessate:

  • UNI EN 13163 per gli isolanti in polistirene espanso EPS
  • UNI EN 13164 per gli isolanti in polistirene espanso estruso XPS - UNI EN 13165 per gli isolanti in poliuretano espanso PUR
  • UNI EN 13171 per gli isolanti in fibra di legno.



COLLETTORE

Il collettore è un elemento molto importantenell'impianto radiante. Non esiste una norma di prodotto relativa al collettore, ma se si volesse fornire un grado superiore di garanzia si dovrebbero applicare delle norme generali per tubazioni e raccordi per acqua calda e fredda. Per esempio, nel calcolo di collettori in materiale termoplastico esiste la UNI EN 12293:2001, che descrive il metodo di prova per valutare la resistenza a cicli di temperatura.
Il collettore SL di Eurotherm è stato per esempio sottoposto a più di 5.000 cicli di temperatura tramite passaggio di acqua in pressione di durata 30 minuti così suddivisi:

  • 15 minuti a (20°C ±5°C)
  • 15 minuti a (95°C ±2°C)

senza riportare nessuna perdita visibile.

Un altro tipo di prova che coinvolge i collettori riguarda la resistenza alla pressione, per verificare la tenuta alla pressione nominale che può essere a 4 o 6 bar. Per esempio, la termoregolazione Command Duo di Eurotherm con collettore Black line è stata sottoposta a una pressione di 9 Bar senza riportare danni. Il valore di cedimento è stato molto superiore alla pressione nominale (attorno ai 36 Bar).



TUBAZIONE

La tubazione è forse l’elemento più importante degli impianti radianti, in quanto è quello che permette fisicamente lo scambio termico tra il fluido (l’acqua) e l’ambiente attraverso il riscaldamento/raffrescamento del materiale in cui essa è inserita.



TUBAZIONE IN POLIETILENE

Le tubazioni in materiale plastico sono largamente utilizzate per gli impianti di riscaldamento e per il trasporto dell’acqua calda sanitaria perché offrono una serie di vantaggi, quali:

  • l’affidabilità a lungo termine (non sono soggette a corrosione)
  • la leggerezza
  • la flessibilità (apprezzata specialmente negli impianti radianti)
  • il costo contenuto.

Il polietilene è materiale ottenuto dalla polimerizzazione di sostanze organiche semplici che presentano un doppio legame tra gli atomi di carbonio. Esistono due tipologie di tubazioni in polietilene: il polietilene reticolato PE-X e il polietilene PE-RT, caratterizzato da una maggiore resistenza alle alte temperature.

Nella tubazione in PE-X viene inserito il butene attraverso un processo definito “reticolazione” che ha l’obiettivo di garantire l’instaurarsi di legami trasversali tra le catene polimeriche.

Mediante la reticolazione un polietilene termoplastico diventa un materiale termoindurente, per cui non può venire fuso senza andare incontro a degradazione chimica. A seconda del tipo di regolazione si possono distinguere:

  • PE-X a, polietilene reticolato a perossidi (metodo Engel, metodo Point à Mousson, metodo Daoplast)
  • PE-X b, polietilene reticolato a silani (metodo Sioplas, Hydro-Cure, Monosil e Spherisil)
  • PE-X c, polietilene reticolato per radiazioni (mediante fascio elettronico)
  • PE-X d, polietilene reticolato mediante composti azoici.

Tutte le tubazioni in PE-X devono rispondere alla normativa EN ISO 15875.

Invece nella tubazione PE-RT non è necessario un processo di reticolazione in quanto il materiale è dotato di un’unica struttura molecolare e microcristallina che garantisce un’elevata elasticità e resistenze meccaniche alle alte e alle basse temperature analoghe a quelle della tubazione reticolata.

Esistono due tipologie di PE-RT, del tipo I e tipo II. Entrambi adatti all’installazione radiante, il tipo II garantisce una resistenza meccanica maggiore alle alte temperature.

Per essere idonea agli impianti radianti, la tubazione in polietilene deve essere protetta dal passaggio di ossigeno come stabilito dalla normativa UNI EN 1264-4 e dalla UNI EN ISO 11855-5. La barriera può essere costituita da uno strato di alluminio o da EVOH, ovvero uno strato di etilene-alcool polivinilico che previene la permeabilità del tubo alla diffusione dell’ossigeno e la conseguente ossidazione e corrosione dei componenti metallici che costituiscono l’impianto.

La barriera all’ossigeno può essere messa all’esterno o all’interno. Nel primo caso potrebbe essere sottoposta ad abrasioni durante le operazioni in cantiere, con la conseguenza che in alcuni punti il deflusso di ossigeno potrebbe essere elevato. Inoltre, la barriera all’ossigeno sullo strato esterno potrebbe compromettere la malleabilità tipica del polietilene, rendendo difficile la realizzazione delle curve più strette.

Il fatto che la barriera all’ossigeno (in EVOH) sia all’interno dello spessore del tubo garantisce:

  • una maggiore resistenza delle proprietà del tubo, in quanto si riducono rischi di abrasione della barriera in EVOH in cantiere
  • una maggiore flessibilità del tubo
  • una maggiore resistenza al passaggio dell’ossigeno (perché la barriera si trova in posizione protetta).

La tubazione Midix Plus di Eurotherm è un tubo costituito da un doppio strato di PE-RT di tipo II e da una barriera EVOH all’interno, realizzata per estrusione con la più avanzata tecnologia esistente sul mercato. La produzione è in Germania e avviene secondo i più rigidi criteri di qualità.

 

NORMATIVA E CERTIFICAZIONE PER LA TUBAZIONE IN POLIETILENE PE-RT

Le norme UNI EN 1264 e UNI EN ISO 11855 permettono l’utilizzo di tubazione in materiale plastico, a patto che vengano rispettate le normative proprie di ogni materiale, che siano prese adeguate misure contro la corrosione e che siano dotate di opportuna barriera all’ossigeno.

La tubazione in plastica deve rientrare in classe 4 in accordo alla ISO 10508:2006 con una pressione operativa maggiore o uguale di 4 bar e una vita superiore ai 50 anni.

ISO 10508 CLASSE I, II, III, IV, V. Applicazione impianti radianti e radiatori a bassa temperatura

Nota: ai sensi della norma, se una tubazione rientra in una delle classi della tabella, è idonea al trasporto dell’acqua a 20°C per un periodo do 50 anni e alla pressione di 10 bar.

Per la tubazione in PE-RT la norma tecnica che deve essere soddisfatta è la ISO 22391: essa riporta le caratteristiche della tubazione (come dimensioni, resistenza alla pressione interna, stabilità termica), ma anche le procedure per effettuare i test.

La ISO/TS 22391-7:2011 riporta le modalità per redigere una valutazione di conformità del prodotto sulla base delle altre parti della norma, prevedendo un vero controllo della produzione.

Ad oggi non esiste una norma armonizzata per la tubazione degli impianti radianti. La norma armonizzata è una norma che, se soddisfatta, permette di apportare un certificato CE ai senso del Reg. (UE) 305/2011 sui prodotti da costruzione.

Tuttavia esiste la possibilità di certificare il tubo secondo dei protocolli di qualità volontari gestiti da associazioni indipendenti come il KIWA, riconosciuto in ambito internazionale. Per ogni tipologia di prodotti analizzata esistono delle procedure per la valutazione della qualità denominate con la sigla BRL seguita da un numero.

Per quanto riguarda la tubazione in PE-RT per installazioni in impianti radianti o per collegamento ai radiatori, esistono rispettivamente il protocollo BRL 5602 e il BRL 5607; all’interno si fa riferimento alle singole normative relative alla tubazione (ad esempio, la EN ISO 22391-2) o alle connessioni in materiale metallico o in materiale plastico.

In modo analogo la certificazione tedesca DIN-CERTCO permette di certificare la qualità della tubazione delle connessioni ai radiatori secondo la normativa tedesca DIN oltre alla norma europea e internazionale. Per quanto riguarda la tubazione in PE-RT, per esempio, si fa riferimento alla DIN 4726 (riguardante tubi in plastica per riscaldamento a pavimento) e alla DIN EN ISO 22391.

Infine, in mancanza di norma armonizzata, esiste la possibilità di richiedere per un prodotto una Valutazione Tecnica Europea (European Technical Assessment) da parte di un idoneo organismo per la valutazione tecnica.

La tubazione Eurotherm Midix Plus possiede la certificazione KIWA BRL 5602 e BRL 5607 e la certificazione DIN-CERTCO. Essa rientra sia in classe 4 che in classe 5 in accordo alla ISO 22391, per questo è adatta sia agli impianti radianti sia a radiatori a bassa e alta temperatura.

Inoltre, sia la tubazione MidiX Plus che la tubazione Midix Soft hanno ottenuto la Valutazione Tecnica Europea ai fini della marcatura CE.

CONTROLLO

Il dispositivo di controllo e regolazione è fondamentale per garantire il buon funzionamento di un impianto radiante e la massima efficienza energetica in quanto è l’elemento che effettivamente permette il controllo delle condizioni termoigrometriche nei locali e previene la formazione di condensa durante il periodo di raffrescamento.

È altrettanto importante che la regolazione elettronica rispetti le direttive europee e le norme tecniche che riguardano il materiale elettrico, tra cui:

DIRETTIVA 30/2014/UE, recepita dal decreto legislativo 8 maggio 2016, n. 80, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica.

DIRETTIVA 35/2014/UE, recepita dal decreto legislativo 19 maggio 2016 n. 86, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato del materiale elettrico destinato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione.

DIRETTIVA 2014/53/UE, recepita dal decreto legislativo 22 giugno 2016, n. 128, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/5/CE.

I componenti della regolazione Smartcomfort sono progettati per rispettare le direttive europee e le principali norme tecniche e pertanto testati con una serie di prove presso laboratori qualificati.