0
Il carrello è vuoto

L'ILLUMINAZIONE NEGLI AMBIENTI PROFESSIONALI E RESIDENZIALI

Illuminazione degli interni: più sicurezza, migliore efficienza, maggiore atmosfera

Una buona illuminazione incide in modo determinante sul livello di benessere ed ha obiettivi differenti in base alla destinazione d’uso degli ambienti.

Per l'illuminazione degli ambienti domestici si deve tenere conto delle caratteristiche delle camere, che possono essere dedicate al riposo notturno oppure alle attività quotidiane, occorre inoltre tenere in considerazione l’integrazione tra luce diurna esterna e luce artificiale.

Un aspetto fondamentale è poi la resa estetica del sistema, che deve conciliare funzionalità e design. Questi aspetti valgono anche per la progettazione all’interno degli alberghi. Qui è generalmente molto diversa l’illuminazione delle camere da letto da quelle degli spazi comuni come la zona reception e le sale.

Nel caso dell’illuminazione degli ambienti di lavoro, l’aspetto al quale prestare la massima attenzione è il comfort visivo. Una luce inadeguata alle mansioni da svolgere potrebbe provocare un calo della concentrazione, danneggiare la salute dei lavoratori, compromettere il livello di sicurezza. Ed è per questa ragione che la normativa tecnica fornisce valori che devono essere rispettati per l’illuminamento medio mantenuto nella zona di lavoro (parametro Ēm), per l’uniformità all’interno dei locali (parametro U0), per resa cromatica (parametro Ra) e per l’abbagliamento (parametro UGR).
 

Illuminazione ambienti di lavoro soffitto radiante acustico

Illuminazione ambienti di lavoro soffitto radiante

 

NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA

UNI EN 15193:2017
Questa norma specifica la metodologia di calcolo della prestazione energetica dei sistemi per l’illuminazione degli interni e per il calcolo o la misurazione della quantità di energia richiesta o utilizzata per l’illuminazione degli edifici nuovi o in ristrutturazione; inoltre la norma introduce il parametro LENI che rappresenta un indice di prestazione energetica degli impianti di illuminazione degli ambienti di casa e di lavoro.

UNI EN 12464-1:2013
Norma di riferimento per l’illuminazione dei luoghi di lavoro in ambienti interni. Contiene delle tabelle che specificano i requisiti di illuminazione da rispettare in base alla tipologia di lavoro svolto e ai compiti che questo comporta a livello visivo. I parametri sono:

  • illuminamento mantenuto minimo m
  • valore di abbagliamento UGRL massimo
  • uniformità minima U0
  • valore minimo di resa cromatica Ra

Illuminazione ambienti casa e illuminazione ambienti di lavoro

UNI EN 12464-2:2014
Questa norma specifica la metodologia di calcolo della prestazione energetica dei sistemi per l’illuminazione degli edifici e per il calcolo o la misurazione della quantità di energia richiesta o utilizzata per l’illuminazione degli edifici nuovi o in ristrutturazione. Inoltre, introduce il parametro LENI che rappresenta un indice di prestazione energetica degli impianti di illuminazione degli edifici.

UNI EN 12193:2008
Questa norma tratta l’illuminazione delle strutture sportive. In particolare, i requisiti minimi per la progettazione e il controllo dell’illuminazione delle installazioni sportive in termini di: illuminamento, uniformità, limitazione dell’abbagliamento e proprietà di colore delle sorgenti di luce.

UNI EN 15251:2008
La norma europea di riferimento per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici si occupa anche dell’illuminazione, facendo espressamente riferimento alla normativa EN 12464-1 per quanto riguarda i requisiti negli edifici non residenziali e alla EN 12194 per i locali in cui si pratica sport. Inoltre, si richiama la EN 15193 per effettuare calcoli energetici. All’interno dell’appendice D si possono trovare i valori richiesti per l’illuminamento medio, l’abbagliamento, la resa Ra e l’altezza di riferimento per diverse destinazioni d’uso. Si noti come per le scale e i corridoi viene richiesta un’adeguata illuminazione a livello dei piedi per non inciampare, mentre se è richiesta un’attività sedentaria la zona più importante è quella all’altezza del tavolo (0,8 m).

UNI/TS 11300-2:2014
La valutazione del fabbisogno di energia elettrica per il servizio di illuminazione si esegue solo per gli edifici d’uso non residenziale, come riportato nell’appendice D. Nel caso di diagnosi energetica il calcolo deve essere fatto anche per le aree esterne di pertinenza esclusiva dell’edificio. Il calcolo del fabbisogno energetico riferito al servizio di illuminazione avviene fondamentalmente sulla base della norma UNI EN 15193:2008.