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ISOLAMENTO ACUSTICO

Isolamento acustico: la protezione dal rumore favorisce il benessere

L’inquinamento acustico ha reso le persone sempre più sensibili ai rumori che provengono dall’interno (voci dei vicini, impianti tecnologici, calpestio sul pavimento) e dall’esterno (traffico, locali notturni, schiamazzi), generando forme di stress e di affaticamento mentale. Un disagio che non è passato inosservato e che si è cercato di limitare introducendo normative specifiche. La progettazione dell’isolamento acustico è pertanto diventata fondamentale per garantire un elevato comfort ambientale a casa, a scuola, sul lavoro o nelle strutture ricettive.

In Italia l’isolamento acustico è regolato dalla Legge 447/1995, dal D.P.C.M. 5-12-1997 che determina i requisiti acustici passivi degli edifici, dalla UNI 11367 del 2010 Acustica in edilizia che prevede quattro classi di efficienza acustica, e dalla successiva integrazione costituita dalla UNI 11444 del 2012.

Queste leggi e norme inquadrano i punti critici dal punto di vista del rumore degli edifici e stabiliscono le prestazioni minime di isolamento acustico che devono avere in base alla loro destinazione d’uso (abitazioni, ospedali, scuole) e a seconda della provenienza del rumore.
Le soluzioni per l’assorbimento e l’isolamento acustico sono sempre più efficaci e integrate con sistemi per il riscaldamento e il raffrescamento.

Insonorizzazione acustica mediante soffitto radiante

soffitto radiante acustico

 

COSA SI INTENDE CON ISOLAMENTO ACUSTICO

C’è una forma di inquinamento molto insidiosa, che non si vede ma si sente. L’inquinamento acustico è una presenza costante sui luoghi di lavoro e all'interno delle abitazioni, tanto che per il suo impatto negativo è considerato una delle maggiori cause di stress. Per contenere questo fenomeno esiste una legislazione e, coerentemente con essa, soluzioni per l'assorbimento e l'isolamento acustico che garantiscono ottimi livelli di fonoisolamento anche con spessori ridotti. L'isolamento acustico può riguardare tanto i soffitti quanto il perimetro degli edifici e si può realizzare con successo grazie a sistemi utili a proteggere le attività delle persone dal rumore. Il risultato? Un’acustica ottimale anche all'interno di spazi molto ampi. 

 

NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA

UNI EN 15251:2008
La norma riguarda tutti gli aspetti di comfort dell’ambiente interno, compreso il rumore.
All’appendice D sono specificati i criteri raccomandati di limite del rumore negli edifici, espresso come livello equivalente di pressione sonora secondo la ponderazione A. Per esempio, la camera da letto dovrebbe essere progettata per avere al massimo 35 dB(A). La norma tratta solo il rumore prodotto da attrezzature all’interno dell’edificio, non dall’esterno.

UNI 11367:2010
La norma introduce la classificazione acustica delle unità immobiliari. A seconda della destinazione d’uso i parametri dovranno soddisfare i requisiti riportati per ciascuna classe immobiliare.

UNI 11444:2012
La norma si occupa di classificazione acustica delle unità immobiliari aventi caratteristiche non seriali che risultano più critiche sotto il profilo delle prestazioni acustiche. 

 

LEGISLAZIONE ITALIANA

LEGGE QUADRO SULL’INQUINAMENTO ACUSTICO (26 OTTOBRE 1995, N.477)
Questa legge stabilisce i princìpi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico.
Oltre ad una prima parte in cui sono riportate le descrizioni dei termini principali nella legislazione acustica (per esempio sorgenti sonore fisse e mobili, valore limite di emissione, valore di attenzione ecc.), in questo decreto si chiarificano le competenze dello stato, delle province e dei comuni e si stabilisce che la figura professionale del tecnico competente è l’unica idonea ad effettuare le misurazioni, verificare l’ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme, redigere i piani di risanamento acustico, svolgere le relative attività di controllo. È stata parzialmente corretta dal Decreto legislativo n°442 del 17 febbraio 2017.

D.P.C.M. 5 DICEMBRE 1997
REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI

Il D.P.C.M. 5-12-1997 è il documento di riferimento nella normativa italiana per l’acustica in edilizia. Definisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito all’isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari o dai rumori esterni o dai rumori al calpestio. Tale decreto non indica però la norma tecnica da applicare né la metodologia da adottare per la misura.

Limitatamente agli impianti il decreto fornisce, per esempio, i seguenti limiti:

  • 35 dB(A) LAS max livello massimo di pressione sonora ponderato A con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo
  • 25 dB(A) LAeq livello equivalente ponderato A per i servizi a funzionamento continuo.

Gli impianti di riscaldamento e condizionamento sono considerati continui, mentre si considerano impianti a funzionamento discontinui i servizi igienici, i rubinetti e gli ascensori.

D.M. 14 NOVEMBRE 1997 SORGENTI ESTERNE
Il decreto riporta i limiti di emissione delle sorgenti sonore per l’esterno.
Introduce il concetto di classe di destinazione d’uso del territorio comunale, cha varia dalla classe I (area particolarmente protetta) alla classe VI (area industriale).
La zonizzazione acustica del territorio (ovvero la descrizione della classe) è di competenza dei comuni secondo la legge quadro 447 del 26 ottobre 1995.