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09.02.2018 Ecobonus 2018. È tempo di rendere la propria abitazione più efficiente

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Avete a lungo ignorato le opportunità offerte dall’Ecobonus? Oppure ne avete approfittato ma la vostra casa/condominio presenta ancora margini di miglioramento sotto il profilo dell’efficienza energetica e della messa in sicurezza antisismica? In entrambi i casi, questo è l’anno giusto per fare un passo in più verso il comfort abitativo e il benessere totale.

La Legge di Bilancio 2018 ha infatti confermato, seppure con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti, le detrazioni riservate a chi eseguirà lavori di efficientamento energetico, ristrutturazione e consolidamento nella propria abitazione. Vediamo quali sono i principali interventi detraibili e, in particolare, quelli che riguardano i sistemi radianti.

 

Interventi di efficientamento energetico

Novità! È possibile detrarre il 65% delle spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti già esistenti.

È invece confermata la possibilità di detrarre in dieci anni il 65% delle spese relative ai lavori che migliorano l’efficienza energetica delle singole unità abitative. Il tetto massimo di spesa è fissato a 100.000 euro e include interventi di vario tipo: dalla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ai sistemi di domotica per la regolazione da remoto degli impianti di climatizzazione e riscaldamento. Scende invece al 50% la detrazione (l’anno scorso era al 65%) per l’installazione di caldaie a condensazione, per gli impianti di riscaldamento alimentati a biomasse e per la sostituzione di finestre.
 

Come si applica ai sistemi radianti la detrazione del 65%?

Intanto una premessa. Gli interventi di riqualificazione energetica a cui spetta l’agevolazione fiscale includono qualsiasi intervento, o insieme di interventi, che incida sulla prestazione energetica dell’edificio raggiungendo la maggior efficienza richiesta dalla norma.

L’installazione di un sistema radiante potrà essere inserita negli interventi incentivabili qualora la riduzione del fabbisogno di energia primaria annua per la climatizzazione invernale sia inferiore ai limiti riportati nell’Allegato A del decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008.

L’installazione di un sistema radiante abbinata al generatore rientra nella detrazione al 65% nel caso di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro. Negli altri casi, la possibilità di ricevere l’incentivo del 65% dovrà essere valutata da un professionista.

Per quanto riguarda gli interventi sugli involucri degli edifici, i sistemi radianti possono contribuire alla riduzione della trasmittanza termica e del fabbisogno invernale quando sono installati in pareti o solai disperdenti (pareti a contatto con l’esterno o con locali non riscaldati, oppure terreno), nei soffitti disperdenti (solai di copertura), oppure nelle pavimentazioni disperdenti (pavimenti a contatto con l’esterno come porticati o con locali non riscaldati, oppure a contatto con il terreno).

Per quanto riguarda la riqualificazione mediante sistemi radianti non tutte le spese sono detraibili al 65%. Ad esempio, in caso di sostituzione dell’impianto di climatizzazione con installazione di un sistema radiante a pavimento, la dismissione, fornitura e posa di nuove piastrelle beneficia della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie (50%).
 

Le detrazioni per i sistemi di domotica

I dispositivi di regolazione per i sistemi radianti danno diritto alla detrazione del 65% qualora siano “dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e di climatizzazione”, anche senza aver eseguito la riqualificazione degli impianti di emissione o generazione.

dispositivi di regolazione devono consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto, mostrare le condizioni di funzionamento correnti, la temperatura di regolazione degli impianti e fornire periodicamente i dati dei consumi energetici.

 


Le ristrutturazioni edilizie 

Novità! Il “Bonus verde” consente di detrarre il 36% della spesa sostenuta per la sistemazione di giardini, balconi e terrazzi privati.

Le detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie permetteranno di recuperare in dieci anni il 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 96.000 euro. Rientrano in questa definizione tutti i lavori di manutenzione ordinaria relativi alle parti comuni condominiali, quelli di manutenzione straordinaria, di restauro o di risanamento conservativo.


Come si applica ai sistemi radianti la detrazione del 50%?

sistemi radianti rientrano nell’agevolazione per la ristrutturazione insieme ai componenti idraulici e agli accessori. La detrazione al 50% può essere richiesta anche nel caso di sola sostituzione del sistema di emissione (sistema radiante) senza la sostituzione del generatore.
Novità! Dal 1° gennaio 2018 la detrazione è ridotta al 50% per le spese relative alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A.

Sono invece esclusi dagli incentivi gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A.

Anche la detrazione per i sistemi radianti abbinati alla contemporanea sostituzione del generatore con caldaie a condensazione è stata ridotta al 50%.
 

 

Sismabonus ed efficientamento energetico

Per quanto riguarda i condomini, la Legge di Bilancio favorisce le operazioni combinate eseguite negli stessi stabili e proroga la scadenza fino al 31 dicembre 2021. In pratica, se un condominio che si trova in zona sismica 1, 2 o 3 decide di avviare i lavori di messa in sicurezza e, contemporaneamente, anche quelli di efficientamento energetico, potrà usufruire di una detrazione dell’80% nel caso in cui l’intervento comporti il miglioramento di una classe di rischio. La detrazione può arrivare fino all’85% per il miglioramento di due classi di rischio (spesa massima di 136.000 euro per unità).

sistemi radianti possono rientrare nelle detrazioni all’80% o all’85% qualora contribuiscano alla riduzione del fabbisogno energetico per il raggiungimento dei requisiti di efficienza in abbinamento agli interventi per la riqualificazione sismica.

 

 

 

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